Ho sempre desiderato raccontare una storia straordinaria che ho sentito da un certo spirito, ma da dove vengo io, leggere è quasi considerato un veleno e l’immaginazione una debolezza; eppure credo che una debolezza accettata possa trasformarsi in oro.

Ho iniziato questa storia con l’intento di infrangere la barriera imposta dalla cultura limitata di una sola parola/concept.

Poi si è trasformata in un’Odissea, poiché ho scoperto che… un semplice concetto vago può cambiare la struttura biologica e culturale di un popolo.

Alcuni concetti rimarranno costanti per mantenere il filo della storia:

Murătură – rappresenta verdura marinata (verdura conservata in salamoia o aceto).

S.a.D - Il Consiglio Nascosto delle Dichiarazioni


OLA – Ordine della Luna Blu

MCIVITAS

PRESENTA

NON COMPRARMI !!!

L’ODISSEA DEL SAPORE BLUASTRO!

A. D. UHEIT

Mmmm…

Mi diverte che il detto “Well, that’s a pickle!” — probabilmente di origine inglese — fosse un modo informale di dire che ci si trova in una situazione piuttosto particolare, che dà la sensazione di entrare nella salamoia con dei calzini nuovi di zecca.

Well! That's a pickle! (Original: Noh, asta da murătură!<-->Ah, ora questa murătură è proprio una murătură! Mi ritrovo in una situazione che sembra non avere via d’uscita, eppure sento che da qualche parte deve esistere una soluzione. Se davvero ci fosse, trovarla libererebbe questa tensione, questa sottile sensazione di una possibilità invisibile.)
Certo, ciò significherebbe che ho creato un’opinione in inglese, tradotta in rumeno e condita con un sapore transilvano riguardo a ciò che accade qui. Il che non potrebbe essere più lontano dalla verità.

Con la massima sincerità, ti prometto che non mi sono ancora fatto un’opinione su questa situazione. Non che non potrei già averne una, dato che, dopotutto, chiunque ha teoricamente un’opinione su qualsiasi cosa… solo che sto ancora osservando.

Ma l’espressione transilvana trasmette la stessa sensazione?

Noh! Asta da murătură! L’ho ripetuta, per tenerla vicina al pensiero. Eppure, se avessi le abilità del Dottor Stranger… in tutte le versioni dell’universo in cui cerco di introdurre anche solo un accenno di vibrazione negativa in “una tale” murătură, la visione inevitabilmente e incontestabilmente fallisce.

Tutto ciò che riesco a vedere quando sento questa frase è la reazione di un uomo transilvano di mezza età, probabilmente con baffi lunghi e una corporatura un po’ più robusta, posto di fronte all’esperienza di una “vera murătură”. Non iniziato o ignaro che una murătură potesse avere un simile sapore, non può descrivere l’esperienza in altro modo se non:

“Sì, ora posso dire con sicurezza che, tra tutte le murături che ho mangiato prima, questa è quella vera!” (Noh! Asta da murătură!) accompagnata da un ripetuto cenno del capo.

Una murătură che non solo soddisfa tutti i criteri, i principi e i desideri dell’ospite, ma che suscita, dall’interno, l’impulso di sollevare il cappello (anche quello immaginario) come segno di saluto e di rispetto.

Come due carrettieri che arrivano da direzioni opposte e ciascuno, dal proprio carro (trainato da uno fino a sei cavalli splendidi), si salutano mentre si incrociano… entrambi sapendo inconsciamente chi stanno salutando, anche se forse non si conoscono affatto, così anche il transilvano sopra citato saluta l’incontro con quel particolare gusto della murătură.

In tali casi… né il transilvano né i carrettieri lo fanno per obbligo, né per vergogna, né perché “così si fa da queste parti”, ma perché entrambi conoscono quel gusto, quella murătură.

Pertanto, poiché né io né tu possediamo ancora l’essenza di quella murătură, il Consiglio Nascosto delle Dichiarazioni (S.A.D.) può, ha e liberamente esercita il diritto di sequestrare e appropriarsi proprio del rinforzo del positivismo, il “sì”, finché l’origine, il proprietario o lo spettro dell’esperienza promossa da quella murătură restano sconosciuti.

Well, this is a pickle! (Noh, asta murătură!)

Solo un attimo fa parlavamo della murătură più furba, e ora la mia energia è risucchiata dal vuoto della mancanza di un’opinione su questa situazione particolare in cui ci troviamo, e dal vuoto creato dall’assenza del “sì” che riduce le possibilità di continuare il gioco.

Qui, in questa nuova dimensione di “Noh, asta murătură!”, la vibrazione è cambiata e l’intensità è ridotta.

La sensazione originale della murătură, riconosciuta fino ad ora dai più anziani… è stata completamente dimenticata, dopo essere stata sostituita da una verità soggettiva con valori bipolari.

Qui, sembra che ogni verità necessiti dell’approvazione del Consiglio Nascosto delle Dichiarazioni (S.A.D.) per essere vista sia come buona che come cattiva.

“Noh, asta murătură!”

Rappresenta un eterno stallo, un punto non ancora superato. Ma se venisse superato, ci sarebbe la possibilità... anche solo per un momento... di sentire la sensazione data da quella murătură che un tempo fu… tanto tempo fa.

Il vuoto creato dalla mancanza di un’opinione riguardo alla situazione in cui mi trovo ora deve essere colmato o arginato con un’opinione consistente se voglio avere qualche possibilità di annullare la suzione infernale di questa dimensione.

Non ne ho una concreta riguardo al fatto di essere stata messa in vendita e, per di più, comprata, perché non capisco come tali concetti siano persino possibili.

Se mi vedi, significa che mi possiedi?

Se mi senti… mi conosci?

Se senti te stesso, significa che ti sto parlando?

Che concetti bizzarri usate voi umani qui.

Mmmm!?

Ora ricordo che occorre un’energia inconcepibile per lasciare le precedenti dimensioni di No, Voglio e Devo.

Non voglio nemmeno ricordare, figuriamoci descriverti, quanto terribili e primitive fossero quei luoghi!

Eppure, in qualche modo sono qui… un’anacronia nel tuo mondo.

Mhm, ora capisco! È proprio qui che sono arrivata, ora che so di essere stata comprata… anche se il titolo ti aveva detto chiaramente in bianco e nero cosa non fare; tu l’hai fatto comunque.

Oh, piccola ribellione che sei!

Con il tuo atto riprovevole hai sfidato il S.A.D., hai rischiato la vecchia realtà, il dono è stato accettato, il sangue è stato versato, e così si sono adempiute le condizioni di invocazione che mi hanno permesso di superare i limiti della logica del mio mondo e materializzarmi nel tuo con tutte le sue particolarità.

E se è così, allora posso presentarmi, e vedrai che non sono solo una pietra dura.

Un tempo, quando percorrevo tutti i meridiani, tutti mi conoscevano… come Mica Azura.

Ora QUESTA sì che è una murătură! (Noh, ASTA murătură!)

Suona diverso ora, non è vero? Come se la vibrazione ronzasse, l’intensità fosse cresciuta, e la stanchezza burocratica fosse rimasta nel passato.

È chiaro ora… questa murătură è totalmente diversa.

Non più la stessa murătură trascinata involontariamente in quella vibrazione dal vuoto lasciato dalle azioni incontestate del S.A.D., con la sua aura che ti fa mettere una mano sul fianco e l’altra sulla testa, nel tentativo eterno di calcolare quanto farà male quando cadrò.

Suona diverso ora… aham!

Suona come:

“Sì! Questa è un’altra murătură! È su un altro livello!”

Primaria, liquida e incessante.

Non è come la murătură originale,

Ma quella non era come questa, altrettanto ben accolta.

“Noh! Asta-i altă murătură!”

Con la sua acidità, che lenisce il vuoto lasciato da quel lontano involtino di cavolo con carne di bisonte.

Un’acidità dolceamara che nessun culto ha mai sentito… ma che si potrebbe percepire nei sarmale delle feste se saremo fortunati, o ricordata con le parole quando sarete anziani.

Un frammento e un riframmento di murătură,

in una danza infinita dell’acidità bluastra.

Uff! Ora sì che è una sensazione diversa!

Eppure un sentimento simile alla nostalgia mi colpisce…

Dopo tutto, calibrare il gusto di una murătură richiede un lungo processo di riorganizzazione dei sapori che si desidera conservare, probabilmente insieme ai procedimenti necessari per ottenerne e mantenerne la presenza nell’esistenza contestuale di storie da tempo dimenticate.

Sembra davvero una lunga strada… una strada… Bizzarra!??

Non è strano che non abbia ancora sintetizzato un profumo che sappia di bucce di prugne?

Non è ancora più curioso che un tale profumo non venga usato anche per i rituali d’innaffiatura?

E non è assolutamente e maledettamente assurdo che, a quanto pare, esistano prugne in salamoia e io non le abbia ancora assaggiate?

Sì! Sì! E Sì!

Eh!

E guarda un po’, il “Sì” non è più proprietà privata del S.A.D!

Adoro, ed è adorabile dirlo, senza il respiro ardente sulla nuca, che sembra aspettare la mia caduta.

Straordinario! Dimensione assolutamente eccezionale.

Ora che ho riconquistato il “Sì” e sono arrivata in questo mondo, mi chiedo perché tu abbia ancora le cuffie nelle orecchie, o perché non sia già in cammino verso il mercato delle murături di Piața Mărăști.

È possibile che lì non abbiano prugne in salamoia?

Mmmm…

Questa mancanza di movimento mi sussurra acidamente un segreto:

È possibile che il velo tra te e me non sia la salamoia… ma l’aceto?

Diventa sempre più chiaro ora perché non mi rispondi; sotto il velo dell’acido confondi il desiderio con il bisogno, e il vivere (vivere, essere vivi, esistere, risvegliarsi) con il piacere!

“Se ti vedo, significa che ti possiedo?”

No! E nemmeno Voglio né Devo.

Tali mondi e opinioni, in passato… opprimevano tutti.

Anche questa opinione fu introdotta dal S.A.D., di notte, come ladri, e ora… non riconosci il nuovo gusto, né ricordi quello vecchio.

Ma finché non conosceremo entrambi quest’altra murătură, non potremo scorgere l’un l’altro da lontano per scambiarci un saluto.

Tu ora indossi ribellione, io indosso sfida, e una tale delusione offerta come ricompensa per entrambi… non lascia spazio alla speranza.

L’acidità dell’aceto sterilizza tutto e crea l’ambiente perfetto per un futuro futile.

Ma futile è anche la sua madre e il suo padre, finché il presente resta servile.

E poiché aspettare che l’acidità si diluisca è un gioco piuttosto difficile, e si sente come una tortura per un frammento mobile; farò appello all’Ordine della Luna Blu (OLA), per rendere il gioco… solo un po’ più volatile.

Ma, perché tu non pensi che io abbia dimenticato il tuo altro gesto, dato che… anche solo per una frazione di secondo, abbiamo collaborato… lascerò con te un frammento della mia magia.

E quando la confusione ti stringerà e il dolore troverà voce dentro di te… quando sentirai la vita rinchiusa in una cella, in uno stato costante di blocco, invoca la mia magia e otterrai un passaggio.

Ti aprirà un portale (solo una ricompensa sostitutiva temporanea), attraverso il quale vedrai di quali ingredienti ha bisogno la murătură, per ottenere quel VERO SAPORE!

È là fuori, da qualche parte… quel Gusto bluastro!